Dati Generali del Progetto

Nome dell’area del Progetto: Carnè e Rontana

Superficie (ha): 71.70

Stato di protezione EU:

SCI NATURA 2000 Code IT4070011

Altro stato di protezione secondo la legislazione nazionale e regionale: Parco Ragionale Naturale.

I maggiori usi del sito di progetto: il maggior uso del suolo: Conservazione della Natura (70%), turismo (10%), selvicoltura (10%), agricoltura (10%).

Stato di Proprietà: Proprietà privata 20%, proprietà pubblica (80%).

Descrizione scientifica del progetto

 

Il sito contiene un affioramento orientale del gesso Messiniano in Europa, un area di grande interesse naturalistico e geologico.

Gli strati della cosiddetta Vena del Gesso, inclinato verso la pianura, genera pareti a precipizio che si affacciano a sud, con caratteristiche Mediterranee interessanti (Pistacia terebinthus, Rhamnus alaternus, Juniperus oxycedrus, Helianthemum appenninum, Fumana procumbens), in contrasto con le pendenze più moderate che si affacciano a nord, boscate, con stazioni fresche e ricchi di tipici elementi floristici dell’Alto Appennino  (Polystichum lonchitis, Galanthus nivalis, Tilia x vulgaris, Mercurialis annua, Corydalis cava, Laburnum anagyroides, Staphylea pinnata). Tutta l’area è caratterizzata da un ampio fenomeno carsico in superficie (valli cieche, doline, gole, forme erosive, campi arati) e sotterraneo (doline, sorgenti, fenditure e cave anche di sviluppo considerevole), che contribuisce a diversificare morfologie peculiari, ricco di contrasti ed ambienti ad alta biodiversità. Il sito ha una flora molto diversa con elementi Mediterranei e dell’Europa Centrale così come una fauna fuori terra ed una sottoterranea. Boschi e boschetti mesofili e xerofili, dominati da Quercus pubescent  (91AA*) con stazioni di pendio di Quercus Ilex (9340), gole umide con flora mesofila, alternate con cespugli e praterie, terreni coltivati ed ex-coltivo, boscaglie e rocce colonizzate da felce terofite, ampi prati xerici con orchidee (6210*), in evoluzione naturale con foreste di Quercus pubescens (91AA*). Le grotte hanno un ambiente naturale ben preservato, con un abbondanza di felci e flora specializzata, colonie di pipistrelli e troglofili e troglobiti di fauna invertebrata. Coltivazioni agricole sono relativamente non comuni nell’area, più comuni invece nelle zone circostanti. L’area è dentro al Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola.

Otto habitat sono protetti dall’Allegato I della direttiva 92/43/EEC 6110*- calcareo Rupicolo prato basofilo dell’Alysso-Sedion albi 6210*-Formazioni erbose secche semi naturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) con importanti siti di orchidee (10.05).

8210- Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofita

8310- Grotte non ancora sfruttate a livello turistico 9180*- Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion 91AA*- Boschi orientali di quecia bianca (54,39 ha)

9260- Boschi di Castanea sativa

92A0- Foreste a galleria di Salix alba and Populus alba

Una specie di pianta protetta della direttiva 92/43/ECC  dell’Allegato II: Himantoglossum adriaticum.

Una ricca flora di orchidee e (30 specie) e Pteridofite.

Uccelli della direttiva  09/147/EU dell’Allegato I: Pernis apivorus, Milvus migrans, Circaetus gallicus, Circus aeruginosus, Circus cyaneus, Circus pygargus (B), Pandion haliaetus, Falco vespertinus, Falco columbarius, Falco peregrinus, Caprimulgus europaeus (B), Coracias garrulus, Calandrella brachydactyla, Lullula arborea (B), Anthus campestris, Lanius collurio (B), Emberiza hortulana

Mammiferi della direttiva  92/43/EEC dell’Allegato II:

Rhinolophus hipposideros, Rhinolophus ferrumequinum, Rhinolophus euryale, Myotis blythii Miniopterus schreibersii, Myotis emarginatus, Myotis myotis, Canis lupus*

Anfibi e rettili della direttiva 92/43/EEC dell’Allegato II: Triturus carnifex,

Invertebrati della direttiva 92/43/EEC dell’Allegato II: Callimorpha quadripunctaria *, Osmoderma eremita *, Lucanus cervus, Cerambyx cerdo, Coenagrion mercuriale castellanii,

 

Importanza dell’area di progetto per la biodiveristà e/o per la conservazione dei tipi di specie/habitat focalizzati a livello regionale, nazionale ed europeo.

Il significato biogeografico del Carnè e Rontana è collegato alla flora Mediterranea, con molti elementi al limite nord degli Appennini. Tra queste, 91AA*di foreste di querce bianche (54.39 ha) sono presenti come formazioni di foreste sub mediterranee con Quercus pubecens e Fraxinus ornus Ostrya carpinifolia, Carpinus orientalis, Sorbus domestica, Spartium junceum, Scabiosa columbaria, Silene nutans, Coronilla emerus, Anthericum ramosum, Dictamnus albus, Geranium sanguineum, Epipactis helleborine, Rubia peregrina, Osyris alba, Dorychnium hirsutum,Peucedanum cervaria e specie steno mediterranee come Asparagus acutifolius, Rubia peregrina, Clematis flammula, Rosa sempervirens, Juniperus oxycedrus.

I prati xerici con Bromus erectus e molte altre specie di orchidee (6210*) ricoprono 10.05 ha e sono strettamente collegati agli gli habitat 91AA*.

Specie di punta nell’area del progetto

Himantoglossum adriaticum, Speleomantes italicus, Hystrix cristata

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