Specie e descrizione dell’habitat

Lilium bulbiferum subsp. croceum, nome comune Giglio rosso o Giglio di San Giovanni, è un giglio europeo erbaceo con bulbi sotterranei, appartenente alle Liliaceae. Specie di notevole bellezza e spettacolarità, estremamente diffusa in diversi ambienti. Piante il cui organo perenne è un bulbo da cui nascono ogni anno fiori e foglie. Lilium bulbiferum subsp. croceum raggiunge in media 20-80 centimetri di altezza. I bulbi sono ovoidi, con squame biancastre grandi e appuntite. Il fusto è eretto, le foglie sono lanceolate. L’infiorescenza ha da uno a cinque fiori a pelo corto. Il periodo di fioritura va da maggio a luglio. Il giglio rosso è una specie con distribuzione dalla montagna alla zona sub- mediterranea. Si può trovare in prati, vaccini subalpini, vegetazione di erbe alte, boschi freschi, bordi boscosi di querce, castagni e faggi, su terreni sciolti -argillosi, ricchi di scheletro, di media profondità, preferibilmente calcarei e con humus dolce.
Nella vena del Gesso-Romagnola è specie caratteristica dell’associazione fitosocologica di Laburno-Ostryon Ubaldi (1980) nel 1995 e specie differenziale assieme a Laburnum anagyroides; questa alleanza è all’interno del subordine dei Lathyro veneti-Carpinetalia betuli (Ubaldi 2003). L’alleanza Laburno-Ostryon Ubaldi (1980) comprende i boschi di pendii ombrosi e gole della Vena del Gesso-Romagnola.

Minacce

Perdita dell’habitat, pressione antropica e di animali selvatici come la distruzione di bulbi da parte di cinghiali. Lilium bulbiferum subsp. croceum è una specie protetta nella regione Emilia-Romagna. La raccolta illegale e massiccia di scapi si verifica spesso, ma non sembra essere una minaccia.È inserita nell’Elenco Specie Vegetali Target di Interese Conservazionistico della Regione (2017) ed è classificata come NT (quasi a rischio).

Azione di conservazione specifica

Il Giglio rosso ha un’ampia diffusione sull’Appennino, incluso nel sito IT4070011 del Parco della Vena di Gesso. Le azioni di conservazione specifica prevedono raccolta e conservazione di semi allo scopo di creare una banca semi e preservare quindi ecotipi . In caso necessario ripopolamento della specie. Altre azioni consistono nell’eliminare le specie aliene invasive e iindirizzare i boschi verso una gestione forestale naturalistica e favore di specie di quercia come Quercus pubescens favorendo quindi l’habitat del giglio rosso.

 

 

Area di progetto
Località Gesso

References
E. Moretti (2013) : La vegetazione della vena del gesso romagnola. Carta Bianca editore, “Quaderni del Parco”. pp16-17; pp 143. ; www.floravenagesso.it; www.actaplantarum.org http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/sistema-regionale/flora/flora-protetta.