Dati Generali del Progetto

 

Nome dell’area di progetto: Monte Penzola

Superficie (ha): 47.470

Stato di protezione EU:

SCI NATURA 2000 Code IT4070011

Altro stato di protezione inerente alla legislazione nazionale e regionale: Parco Ragionale Naturale.

I maggiori usi del sito di progetto: il maggior uso del suolo: Conservazione della Natura (40%),  agricoltura (60%).

Stato di Proprietà: Proprietà privata (100%).

Descrizione scientifica del progetto

 

Gli strati della cosiddetta Vena del Gesso, inclinato verso la pianura, genera pareti a precipizio che si affacciano a sud e con caratteristiche Mediterranee interessanti (Pyracantha coccynea, Helianthemum appenninum, Fumana procumbens) in contrasto con le pendenze più  moderate che si affacciano a nord, boscate, con stazioni fresche e ricchi di tipici elementi floristici dell’Alto Appennino  (Laburnum anagyroides).

L’area ha una flora molto diversa con elementi Mediterranei e dell’ Europa Centrale così come una fauna interessante. Boschi e boschetti mesofili e xerofili, dominati da Quercus pubescent  (91AA*), qui insieme con la quercia endemica (Q. crenata), gole umide con flora mesofila, alternate con cespugli e praterie, terreni coltivati ed ex-coltivi, boscaglie e rocce colonizzate da felce terofite, ampi prati xerici con orchidee (6210*), in evoluzione naturale con foreste di Quercus pubescens (91AA*). Coltivazioni agricole non sono relativamente comuni nell’area, più comuni invece nelle zone circostanti. L’area è dentro al Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola.

Cinque habitat sono protetti dalla direttiva 92/43/EEC dell’Allegato I:

6110*-Formazioni erbose rupicole calcicole o basofile dell’Alysso-Sedion albi

6210*-Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco Brometalia) con importanti siti di orchidee (20.35 ha).

6220*-Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea.

8310-Grotte non ancora sfruttate a livello turistico

91AA*- Foreste orientali di quercia bianca (13.44 ha)

Una ricca flora di orchidee e Pteridofite.

Gli uccelli della direttiva 09/147/EU dell’Allegato I: Pernis apivorus, Milvus migrans, Circaetus gallicus, Circus aeruginosus, Circus cyaneus, Circus pygargus (B), Falco vespertinus, Falco biarmicus feldeggii, Falco peregrinus (B), Caprimulgus europaeus (B), Coracias garrulus, Lullula arborea (B), Anthus campestris, Lanius collurio (B), Emberiza hortulana, Mammals of the annex II of the 92/43/EEC directive: Rhinolophus hipposideros, Rhinolophus ferrumequinum, Canis lupus* (B)

Anfibi e Rettili della direttiva 92/43/EEC dell’Allegato II: Triturus carnifex

Invertebrati della direttiva 92/43/EEC dell’Allegato II: Lucanus cervus, Cerambyx cerdo

 

 

Importanza dell’area di progetto per la biodiveristà e/o per la conservazione dei tipi di specie/habitat focalizzati a livello regionale, nazionale ed europeo

 

Il significato biogeografico della località Monte Penzola è collegato alla flora Mediterranea, con molti elementi al limite nord degli Appennini. Tra questi, il 91AA* foreste orientali di quercia bianca (13,44 ha) sono qui presenti come formazione di foresta submediterranea con Quercus pubescens and Fraxinus ornus, Quercus crenata, Ostrya carpinifolia, Sorbus domestica, Spartium junceum, Scabiosa columbaria, Silene nutans, Coronilla emerus, Anthericum ramosum, Dictamnus albus, Geranium sanguineum, Epipactis helleborine, Rubia peregrina, Osyris alba, Dorychnium hirsutum, Peucedanum cervaria e specie steno mediterranee come Asparagus acutifolius, Rubia peregrina, Clematis flammula, Rosa, I prati xerici con Bromus erectus e molte specie di orchidee (6210*) ricoprono 20.35 ha e sono strettamente collegate all’habitat 91AA*.

La struttura di queste foreste è spesso modificata e semplificata da un diffuso passato di attività di ceduazione in foreste private, adesso abbandonato e anche proibite nel parco, dove la conversione di foreste ad alto fusto sono permesse; i privati non sono interessati alla conversione e le foreste sono abbandonate o illegalmente ceduate, quindi è molto importante comprare queste foreste avviarle alla conversione e fermare la ceduazione illegale. Altre minacce serie sono gli incendi e la ripulitura non controllata del bosco, tagliando sottobosco e nuove piante; presenza di specie invasive alloctone Ailanthus Altissima e Robinia pseudoacacia; elevata pressione agricola lungo i confini delle foreste.

 

Specie di punta nell’area del progetto

Dianthus sylvestris, Lucanus cervus, Canis lupus

Back to Project Areas