Natura 2000

 

Natura 2000 è il principale strumento messo in atto dall’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Consiste in una rete ecologica di aree protette realizzata per assicurare la sopravvivenza delle specie e degli habitat più importanti in Europa.

La rete ecologica Natura 2000 è composta dai siti istituiti dalla Direttiva Uccelli (Zone di Protezione Speciale, ZPS) e dalla Direttiva Habitat (Siti di Interesse Comunitario, SIC e Zone Speciali di Conservazione, ZSC). Per ogni sito Natura 2000, le autorità nazionali preposte sono incaricate a redarre i Formulari Standard, che contengono una descrizione approfondita dei siti, con attenzione agli aspetti ecologici. La Commissione europea, attraverso l’European Topic Centre for Biological Diversity (ETC/BD), con sede a Parigi, è responsabile della verfica dei dati contenuti nei Formulari Standard e della creazione di un esteso archivio descrittivo a livello UE per ogni sito Natura 2000. La rete ecologica Natura 2000 è composta dai siti istituiti dalla Direttiva Uccelli (Zone di Protezione Speciale, ZPS) e dalla Direttiva Habitat (Siti di Interesse Comunitario, SIC e Zone Speciali di Conservazione, ZSC). Per ogni sito Natura 2000, le autorità nazionali preposte sono incaricate a redarre i Formulari Standard, che contengono una descrizione approfondita dei siti, con attenzione agli aspetti ecologici. La Commissione europea, attraverso l’European Topic Centre for Biological Diversity (ETC/BD), con sede a Parigi, è responsabile della verfica dei dati contenuti nei Formulari Standard e della creazione di un esteso archivio descrittivo a livello UE per ogni sito Natura 2000. I dati geografici forniti dagli Stati Membri  per ciascun sito (p. es. i confini territoriali) sono integrati in un unico database geografico, che grazie ad un apposito strumento di verifica GIS (Geographic Information System), vengono collegati ai dati descrittivi predisposti nei Formulari Standard. Durante questo processo, gli Stati Membri vengono chiamati ad adeguare le informazioni geografiche al fine di garantire un alto standard qualitativo dei dati contenuti nel database centrale.Pertanto Natura 2000 svolge un ruolo chiave per la protezione della biodiversità nell’Unione Europea in linea con le decisioni prese all’incontro  del Consiglio Europeo di Göteburg nel Giugno 2001, al fine di fermare il declino della biodiversità all’interno dell’Unione entro il 2010. Come lavora Natura 2000? La Direttiva degli Habitat delinea tre livelli di formazione di Natura 2000:
Progetti per i siti di inclusione della rete Natura 2000;
Selezione di una lista di siti di importanza Comunitaria con progetti eseguiti dagli Stati Membri e creazione di un regime di gestione dei siti. Siti Proposti per Natura 2000- Responsabilità dello Stato Membro.
La responsabilità di un Sito Proposto di Natura 2000 risiede nello Stato Membro. Sebbene sia stato richiesto dalla direttiva di presentare le proposte di progetto nel 1996, ci sono stati notevoli ritardi. Questi ritardi hanno indotto la Commissione ad iniziare un numero di azioni prima di arrivare alla Corte d’Appello ed avere quindi un collegamento con il programma dei Fondi Strutturali per la consegna della lista dei siti. Queste azioni hanno generato un signifcativo progresso e gli Stati Membri hanno finalmente ricevuto considerevoli proposte di progetto.
(Documento di lavoro della Commissione Natura 2000: http://ec.europa.eu/environment/nature/info/pubs/docs/nat2000/2002_faq_en.pdf) Come la Commissione può aiutare gli Stati Membri per meglio implementare Natura 2000?
Al fine di aiutare a sopraffare questi problemi di realizzazione, la Commissisone ha creato delle Linee guida. Una guida sulla gestione e pianificazione è già stata pubblicata e gruppi di lavoro insieme agli Stati Membri stanno sviluppando vari temi – obiettivi di conservazione, relazioni, monitoraggio e gestione della caccia. Agli Stati Membri sono assicurati contatti regolari e dialogo continuo tramite Habitat e Comitati Ornitologici (Direttive Uccelli) e recentemente anche con un incontro biennale insieme ai Direttori Natura.
In quegli Stati Membri in cui c’è stato un buon progresso con le varie designazioni affidate e che hanno un processo di pianificazione più aperto e partecipativo (es. Danimarca, Paesi Bassi e Gran Bretagna), la Commissione generalmente riceve pochi reclami. Di conseguenza un meccanismo più forte ed efficiente per gestire i reclami degli Stati Membri può ridurre la quantità di casi gestiti direttamente dalla Comunità Europea (Documento di lavoro della Commissione Natura 2000 http://ec.europa.eu/environment/nature/info/pubs/docs/nat2000/2002_faq_en.pdf) Problematiche in corso- Consultazione della Selezione dei Siti
La direttiva non fornisce in dettaglio il processo di consultazione che deve essere seguito per la selezione dei siti. Come risultato, i diversi Stati Membri a seconda ed in conformità al loro sistema amministrativo hanno procedure amministrative che variano considerevolmente. In alcuni casi, l’identificazione dei siti è stata accompagnata da una dettagliata discussione sui metodi di gestione con i singoli proprietari e utilizzatori ma in altri casi c’è stata una piccola o addirittura nessuna consultazione con gli stakeholders. Questo ha scaturito quindi in alcuni Stati Membri, una considerevole controversia con i vari amministratori e con i rispettivi legali, causando un ritardo nella consegna delle proposte. La Commissione non è coinvolta in questa fase e non ha il potere di intervenire nelle diverse procedure degli Stati Membri. (Documento di lavoro della Commissione Natura2000 http://ec.europa.eu/environment/nature/info/pubs/docs/nat2000/2002_faq_en.pdf) Gestione dei siti Natura 2000
La creazione della Rete Natura 2000 è uno delle più importanti conquiste. Siccome il processo di designazione si è ormai concluso, attualmente l’attenzione è rivolta verso l’attività gestionale dei siti. Entro sei anni dopo la designazione dei Siti di Importanza Comunitaria, gli Stati Membri nomineranno questi siti Zone Speciali di Conservazione ( ZPSs) adottando misure di conservazione, che se necessario, coinvolge piani appropriati di gestione ed altre misure che corrispondono a requisiti ecologici di tipi di habitat naturali e di specie di interesse Comunitario. Le Zone a Protezione Speciale sono designate nella Direttiva Uccelli ed è necessario che siano gestite secondo le necessità ecologiche degli habitat degli uccelli. Secondo le direttive natura dell’Unione Europea gli obiettivi di conservazione devono essere visti tenendo in considerazione gli aspetti economici, sociali, culturali, regionali e requisiti ricreativi. E’ lo Stato Membro che deve stabilire i metodi e strumenti più appropriati per rendere effettive le direttive e per ottenere gli obiettivi di conservazione dei siti Natura 2000.
La Commissione Europea, in stretta collaborazione con gli Stati Membri e le parti interessate, hanno elaborato dei documenti guida con rifermenti alla gestione dei siti Natura 2000. Un ampia varietà di approcci ed una considerevole quantità di esperienze e attività, sono e diventeranno accessibili. Questa pagina internet dovrebbe contribuire ad accrescere lo scambio d’informazione, le esperienze e le migliori pratiche di gestione di Natura 2000. (http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/index_en.htm) Il Barometro di Natura 2000
Il Barometro Natura 2000 fornisce una visione d’insieme della Rete Natura 2000 dei siti sotto la Direttiva Uccelli e Habitat, in termini di informazione sull’area e del numero del sito.
Il Barometro viene aggiornato una volta all’anno, basandosi sulle più recenti informazioni fornite dagli Stati Membri. È inolre regolarmente pubblicato nella Newsletter di Natura 2000.
La statistica del Barometro è stato prodotto dall’Agenzia Europea dell’Ambiente di Copenhagen.
Il Barometro Natura 2000 corrente è basato su dati nazionali che sono stati ufficialmente trasmessi dagli Stati Membri fino a Dicembre 2013. Possono essere scaricati (MS Excel file con due fogli di lavoro): Barometro Natura 2000 (fogli excel: http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/barometer/index_en.htm) Come leggere il Barometro Natura 2000
Molti siti sono stati assegnati sia completamente che parzialmente in base alle due Direttive Natura. I dati aggregati della Rete Natura 2000 dei siti (ZPS + SIC) sono stati ottenuti da un’analisi GIS, usando bande fornite dagli stati Membri per ogni suo sito. Il calcolo usato per Natura 2000 elimina ogni possibile sovrapposizione tra i siti della Direttiva Uccelli e Direttiva Habitat.
La percentuale dei dati relativi alla superficie si riferisce solo all’area terrestre che è stata designata come sito Natura 2000 (o ZPS o SIC) e non include l’area marina. Alcuni Stati Membri hanno attribuito parti sostanziali delle loro acque marine.
Siti che hanno una componente terrestre che occupa più del 5% della sua area totale sono considerati come siti terrestri, invece siti che hanno una componente marina maggiore del 5% della loro area totale sono considerati siti marini. Siti costieri con un’area marina che copre più del 5% ma meno del 95% di tutta l’area sono considerati entrambi siti terrestri e marini.
Da notare che molti Stati Membri hanno proposto ampie aree in cui sono incluse anche “zone tampone” nei siti Natura 2000, mentre altri hanno prposto solo aree nucleo. In entrambi i casi, l'articolo 6 della direttiva Habitat si applica a nuove attività, anche se previste al di fuori di un sito Natura 2000, in cui tali attività possono compromettere l'integrità dei siti.

Natura 2000 in Ungheria, Italia

 

Hungary hosts 46 habitat types of Annex I (out of which 13 are forest habitats) and 142 species of Annex II (47 of them depend on forests) under the Habitats Directive.

Natura 2000 in UngheriaL’Ungheria ospita 46 tipi di habitat dell’Allegato I (13 dei quali sono habitat forestali) e 142 specie  dell’Allegato II (47 di loro dipendono dalle foreste) sotto la Direttiva Habitat.L’Ungheria ha 18 tipi di habitat prioritari (di cui 6 sono foreste) e 16 di specie prioritarie (7 vivono nelle foreste). L’Ungheria ospita popolazioni abituali di 74 specie di uccelli (33 dipendono dalle foreste) elencate nell’Allegato I della Direttiva Uccelli, mentre 48 specie migratorie (46 sono presenti nelle foreste) sono anche elementi qualificatori di Zone di Protezione Speciale. 833 000 ha di foresta (41% di tutta l’area forestale) può essere trovata  nei siti Natura 2000. Questo include inoltre 412 000 ha di foreste sotto la protezione nazionale.La maggior parte delle foreste con signficato di valore di conservazione sono coinvolte nella Rete Natura 2000. La maggior parte sono proprietà delle Stato (647 000 ha), ma una parte il 25% (186 000) sono di proprietari privati e gestori. La maggior parte delle foreste dello Stato sono gestite dalla Compagnia delle Foreste Statale, solo una piccola parte è in amministrazione fiduciaria al Consiglio di Amministrazione del Parco Nazionale.In seguito alle particolari caratteristiche biogeorafiche dell’Ungheria – condividendo la gran parte dell’ecoregione Pannonica – esistono numerosi tipi di foreste che sono considerati di valore unico nell’ Unione Europea. Grandi estensioni di foreste Pannoniche (91G0, 91H0, 91M0, 91N0) dell’EU possono essere trovate in Ungheria, cosicchè le loro condizioni sono importanti non solo per le strategie di conservzione, ma anche da un punto di vista Europeo. La Rete Natura 2000 In Italia
In Italia le aree proponibili come SIC sono state individuate principalmente tra il 1996 e il 1997 attraverso il progetto BioItaly (cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE Natura 1994), stipulato tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio-Direzione per la Conservazione della Natura e le Regioni e Province autonome.
In Italia sono state designate 503 ZPS, estese complessivamente 2.487.325 ettari e individuati 2.256 pSIC/SIC, estesi 4.397.780 ettari pari. Escludendo le aree in cui ZPS e pSIC/SIC si sovrappongono, la superficie dei siti della rete Natura 2000 in Italia è di 4.987.367 ettari, pari a circa il 19% del territorio nazionale e circa il 4% quello marino. Il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio aveva già esortato le Regioni e le Province autonome ad adeguare il numero della superficie delle ZPS, e, pertanto nel prossimo futuro altre ZPS si aggiungeranno alla lista.
Infatti ad oggi sono stati individuati da parte delle Regioni italiane 2310 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), 272 dei quali sono stati designati quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e 610 Zone di Protezione Speciale (ZPS); di questi, 335 sono siti di tipo C, ovvero SIC/ZSC coincidenti con ZPS.
La Direttiva Habitat suddivide il trerritorio dell’Unione Europea nelle seguenti sette regioni biogeografiche: Alpina, Atlantica, Boreale, Continentale, Macaronesia (Azzorre, Isole Canarie, Madeira) Mediterranea, Pannonica. L’Italia ricade nelle regioni Alpina, Continentale e Mediterranea.
Tra gli altri paesi Europei l’Italia è il paese più ricco di biodiversità ossia quello con la più ampia varietà di forme di vita ed ecosistemi.
All'interno dei siti Natura 2000 in Italia sono protetti complessivamente: 131 habitat, 90 specie di flora e 112 specie di fauna (delle quali 22 mammiferi, 10 rettili, 16 anfibi, 26 pesci, 38 invertebrati) ai sensi della Direttiva Habitat; circa 380 specie di avifauna ai sensi della Direttiva Uccelli.
Nella regione dell’Emilia-Romagna vi sono 158 siti (71 SIC, 68 SIC-ZPS e 19 ZPS) che occupano circa 270.000 ettari, pari al 12% del territorio regionale. Tale Regione ricade interamente nella regione biogeografica Continentale.
 

Le Pratiche migliori

 

Siccome la selezione dei siti Natura 2000 è quai a compimento, l’attenzione si è notevolmente focalizzata sulla questione gestionale in accordo con le misure dell’Articolo 6 della Direttiva Habitat. Con oltre 20.000 siti della Rete Natura 2000, che coprono quasi un quinto del Territorio dell’EU, la prospettiva sembra scoraggiante.

Siccome la selezione dei siti Natura 2000 è quai a compimento, l’attenzione si è notevolmente focalizzata sulla questione gestionale in accordo con le misure dell’Articolo 6 della Direttiva Habitat. Con oltre 20.000 siti della Rete Natura 2000, che coprono quasi un quinto del Territorio dell’EU, la prospettiva sembra scoraggiante.Siccome la selezione dei siti Natura 2000 è quai a compimento, l’attenzione si è notevolmente focalizzata sulla questione gestionale in accordo con le misure dell’Articolo 6 della Direttiva Habitat. Con oltre 20.000 siti della Rete Natura 2000, che coprono quasi un quinto del Territorio dell’EU, la prospettiva sembra scoraggiante.Considerando che la maggior parte dei siti Natura 2000 sono proprietà private ed usate per conservare la natura, è quindi essenziale che i gruppi di stakeholders di riferimento siano coinvolti attivamente nel trovare soluzioni pratiche a lungo termine per la gestione dei loro siti.L’intenzione non è di fermare tutte insieme le attività economiche, ma piuttosto mettere dei parametri che possono essere attivi sempre mantenendo (o ripristinando) le specie rare e gli habitat presenti ad uno stato di conservzione favorevole. Infatti, molti siti di Natura 2000 sono preziosi per come precisamente sono stati gestiti fino adesso e sarebbe importante assicurare che questo tipo di attività ( p.es l’agricoltura estensiva) possa continuare in futuro. Pertanto, definire i requisiti di una specie e di un habitat è solo una parte dell’equazione - ugualmente importante è il processo di lavoro con gli stakeholders per trovare il modo di rendere effettive queste disposizioni al fine di ottenere risultati a lungo termine.

FORESTAZIONE –Buone pratiche di gestione per Natura 2000

La serie di azioni intraprese per le foreste sono pressochè diverse tanto quanto sono diversi gli habitat stessi. Molti coinvolgono un'unica azione di ripristino iniziale al fine di riportare la foresta al suo alto livello di conservazione naturale. La maggior parte sviluppa piani di gestione in stretta collaborazione con le parti interessate locali e le autorità forestali. Alcuni continuano a provare modi innovativi di riunire la conservazione con le attività economiche.. Altri invece si concentrano su questioni di gestione della fauna selvatica, ad esempio, creando habitat e corridoi adatti per specie boschive come orsi e galli cedroni.
Di seguito sono mostrati alcuni esempi particolari di successo: 1. Gestione del Gallo cedrone nella Foresta Nera in Germania 2. Coinvolgimento di proprietari terrieri privati in foreste di quercia Atlantica in Scozia. 3. Ripristino di Foreste decidue nel Parco Nazionale di Söderåsen in Svezia. 4. Conservazione di specie in via di estinzione negli Appennini, in Italia. 5. Gestione integrata di foreste naturali delle Ardenne Fiamminghe in Belgio  (fonte: http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/gp/forest_intro.html)

Link util

Rete Natura 2000: http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/index_en.htm
Visore di Rete Natura 2000: http://natura2000.eea.europa.eu/#
Gestione dei siti Natura 2000 (guida dei documenti):http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/guidance_en.htm
I benefici economici di Rete Natura 2000 (scheda informativa):http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/financing/docs/Economic Benefits Factsheet.pdf
Direttiva Uccelli: http://ec.europa.eu/environment/nature/legislation/birdsdirective/index_en.htm
Direttiva Habitat: http://ec.europa.eu/environment/nature/legislation/habitatsdirective/index_en.htm
Natura 2000 in Ungheria: http://www.natura.2000.hu/en
Sistema Geografico informatico di Natura 2000: ttp://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/db_gis/index_en.htm
European Topic Centre on Biological Diversity: http://bd.eionet.europa.eu/
Forume degli Habitat Europei: http://www.iucn.org/about/union/secretariat/offices/europe/work/?uNewsID=50
Costan and Marine Union: http://www.eucc.nl/en/index.htm
EUROFOREST PORTAL: http://forestportal.efi.int
World Wildlife Fund: http://www.worldwildlife.org/
European Landowners' Organisation:http://www.europeanlandowners.org/
Life Programme website: http://ec.europa.eu/environment/life/index.htm
Life Thematic Report on forests: http://ec.europa.eu/environment/life/publications/lifepublications/generalpublications/documents/forest_report.pdf

Regolamento

Natura 2000 è una Rete di importanti siti ecologici sostenuta dalla Direttiva Uccelli (2009/147/CEE) e dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE). In accordo con l’art. 4 della Direttiva Uccelli, gli Stati membri dell’EU hanno richiesto di assegnare Zone di Protezione Speciale (ZPS) per proteggere specie di uccelli elencati nell’ Allegato I della Direttiva e delle specie migratorie stesse.

ETC/BD assiste la Commissione Europea nell’analizzare progetti SIC degli stati Membri e costruire una lista di Unione dei SIC. Gli Stati Membri mandano le loro proposte alla Divisione Generale Ambiente (sezione Natura e Biodiversità) tramite i loro rappresentanti permanenti usando un formato stabilito- Standard Data Form.Il database viene quindi inviato all’Agenzia dell’Ambiente Europeo (EEA) per verificare la qualità e la completezza dei dati.  Un report che elenca qualsiasi problema tecnico (per esempio campi vuoti) viene mandato allo Stato Membro pertinente a cui viene chiesto di correggere l’informaizione aggiornandola e/o completando il database.Usando il database Natura 2000 ETC/BD prepara un “Unione di liste per pSIC” per ogni regione biogeografica seguendo il processo descitto nell’Allegato III Stadio 2 della Direttiva Habitat. Il processo di valutazione è descritto in maggiore dettaglio nel seguente documento pubblicato da DG Ambiente (Hab. 97/2 rev. 4 18/11/97). La lista dei siti selezionati, le caratteristiche prioritarie, l’Importanza Comunitaria, le aree e le coordinate di ogni sito, è convalidato da ogni Stato Membro, all’interno di ogni regione biogeografica rilevante, e pubblicata come decisione della Commissione nella Rivista Ufficiale.Il contributo dei siti proposti  allo stato di conservazione per ogni tipo di habitat è valutato a livello biogeografico. L’ETC/BD  prepara una serie di bozze conclusive che riguardano l’adeguatezza del contributo dei siti proposti  allo stato di conservazione e che sono poi  discussi in un Seminario di Biogeografia tra la Commissione, gli Stati Membri  e altre  parti interessate comprese le Organizzazionni non Governative (ONG).Il documento pubblicato dal DG Ambiente (Hab. 97/2 rev. 4 18/11/97)  fornisce indicazioni per focalizzare le discussioni durante i seminari di biogeografia. I seminari sono sostenuti per ogni regione biogeografica. DG Ambiente presiede le discussioni durante il seminario mentre ETC/BD provvede ad una valutazione scientifica dell’adeguatezza dei siti proposti.In pratica le discussioni sono inquesdarate da due documenti di lavoro:La bozza dell'elenco di riferimento (presenza di tipi di habitat di cui all'allegato I e specie dell'allegato II dalla regione biogeografica e dagli Stati membri).Il progetto di conclusioni sull'adeguatezza dei siti proposti, con dettagli su quali tipi di habitat e specie richiedono ulteriori proposte o correzioni alle proposte esistenti. 1. Regioni Biogeografiche (relativo alla Direttiva Habitat)L’Unione Europea ha nove regioni biogeografiche terrestri, ognuna con la sua caratteristica miscela di vegetazione, clima e geologia. Lavorare a livello biogeografico rende più facile conservare specie e tipi di habitat in condizioni naturali simili in una serie di paesi, indipendentemente dai confini politici e amministrativi. Leggi di più: http://bd.eionet.europa.eu/activities/Natura_2000/chapter1 2. Liste di Riferimento (relative alle Direttive Habitat)Gli Habitat e le specie che sono soggette a designazione dei siti Natura 2000 sono elencati negli Allegati I e II rispettivamente della Direttiva Habitat (92/49/CEE). In ogni caso non tutti gli habitat e specie esistono in tutti gli Stati Membri. Pertanto la “Lista dei Riferimenti” per paese è stata introdotta per ogni regione biogeografica. La Lista dei Riferimenti indica quei tipi di habitat e specie per cui ogni particolare Stato Membro ha l’obbligo di designare un pSIC.È importante sottolineare che la lista Riferimenti non è un elenco in cui vengono elencate tutte le specie esistenti possibili di Interesse Comunitario di ogni Stato Membro. La Lista di Riferimenti non include quelle specie irregolari o vaghe, per cui l’assegnazione delle aree protette non sarebbero adeguate ai metodi di conservazione in un particolare Stato Membro. Le Liste di Riferimento sono regolarmente aggiornate in base alle ultime informazioni scientifiche e cambiamenti della distribuzione delle specie.Leggi di più sulla lista delle referenze per le regione biogeografiche: http://bd.eionet.europa.eu/activities/Natura_2000/chapter2 3. Portali di Riferimenti per Natura 2000Il Portale di Riferimento di Natura 2000 è parte del Standard Data Form (SDF). Il portale fornisce quegli elementi SDF che sono soggetti a modifiche nel tempo ed a cambiamenti in seguito a sviluppi tecnici. Questi elementi sono documenti di riferimento (per esempio il codice delle specie), supporto tecnico di materiale (per esempio data-model, applicazione) così come guidelinea che assicurano un consistente uso SDF da ogni Stato Membro e delineare le procedure tecniche e amministrative e come presentare i dati alla Commissione.Continua a leggere: http://bd.eionet.europa.eu/activities/Natura_2000/reference_portal 4. Riunioni/Seminari BiogeograficiLe liste nazionali  dei pSIC al livello biogeografico sono valutate applicando i criteri concordati. Questo lavoro è eseguito dal European Topic Centre on Biological Diversity.Come non è possibile stabilire un singolo criterio quantitativo che è ugualmente valido per tutti i tipi di habitat e specie in ogni situazione, la valutazione viene fatta caso per caso per esempio specie con specie e tipo di habitat con tipo di habitat per Stato Menbro e regione biogeografica. Durante questo processo disponibli informazioni scientifiche vengono tenute in considerazione. Leggi di più: //bd.eionet.europa.eu/activities/Natura_2000/chapter4 5. Stato attuale della ReteLa designazione delle aree protette è un una base per la conservazione della biodiversità a livello mondiale, dal gene alla specie, dagli’habitats agli ecosistemi. All’interno della struttura legale dell’Unione Europea, la designazione dei siti è un meccanismo cruciale per la protezione della biodiversità. Il progresso in quest’area è comunicato regolarmente al publico tramite numerosi indicatori e statistiche. Più informazioni presso: http://bd.eionet.europa.eu/activities/Natura_2000/chapter5 6. Manuali e Linee Guida Sono presenti circa 233 tipi di habitat elencati nell’Allegato I della direttiva Habitat e descritto dentro al Manuale d’Interpretazione EU.Comunque molti paesi ed alcune regioni, hanno pubblicato le loro guide agli habitat nell’Allegato I. Queste variano dalle traduzioni delle guide dell’Unione Europea, sebbene anche con foto, alle descrizioni dettagliate di habitat che ricadono in un determinato paese o regione. In alcuni paesi la guida prende forma di una tavola di corrispondenza con classificazioni di habitats, come in Romania e Gran Bretagna. 7. Partecipazione pubblicahttp://bd.eionet.europa.eu/activities/Natura_2000/chapter7 8. Ampliamento EU e Direttive Naturahttp://bd.eionet.europa.eu/activities/Natura_2000/chapter8