Natura 2000
Natura 2000 è il principale strumento messo in atto dall’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Consiste in una rete ecologica di aree protette realizzata per assicurare la sopravvivenza delle specie e degli habitat più importanti in Europa.
Progetti per i siti di inclusione della rete Natura 2000;
Selezione di una lista di siti di importanza Comunitaria con progetti eseguiti dagli Stati Membri e creazione di un regime di gestione dei siti. Siti Proposti per Natura 2000- Responsabilità dello Stato Membro.
La responsabilità di un Sito Proposto di Natura 2000 risiede nello Stato Membro. Sebbene sia stato richiesto dalla direttiva di presentare le proposte di progetto nel 1996, ci sono stati notevoli ritardi. Questi ritardi hanno indotto la Commissione ad iniziare un numero di azioni prima di arrivare alla Corte d’Appello ed avere quindi un collegamento con il programma dei Fondi Strutturali per la consegna della lista dei siti. Queste azioni hanno generato un signifcativo progresso e gli Stati Membri hanno finalmente ricevuto considerevoli proposte di progetto.
(Documento di lavoro della Commissione Natura 2000: http://ec.europa.eu/environment/nature/info/pubs/docs/nat2000/2002_faq_en.pdf) Come la Commissione può aiutare gli Stati Membri per meglio implementare Natura 2000?
Al fine di aiutare a sopraffare questi problemi di realizzazione, la Commissisone ha creato delle Linee guida. Una guida sulla gestione e pianificazione è già stata pubblicata e gruppi di lavoro insieme agli Stati Membri stanno sviluppando vari temi – obiettivi di conservazione, relazioni, monitoraggio e gestione della caccia. Agli Stati Membri sono assicurati contatti regolari e dialogo continuo tramite Habitat e Comitati Ornitologici (Direttive Uccelli) e recentemente anche con un incontro biennale insieme ai Direttori Natura.
In quegli Stati Membri in cui c’è stato un buon progresso con le varie designazioni affidate e che hanno un processo di pianificazione più aperto e partecipativo (es. Danimarca, Paesi Bassi e Gran Bretagna), la Commissione generalmente riceve pochi reclami. Di conseguenza un meccanismo più forte ed efficiente per gestire i reclami degli Stati Membri può ridurre la quantità di casi gestiti direttamente dalla Comunità Europea (Documento di lavoro della Commissione Natura 2000 http://ec.europa.eu/environment/nature/info/pubs/docs/nat2000/2002_faq_en.pdf) Problematiche in corso- Consultazione della Selezione dei Siti
La direttiva non fornisce in dettaglio il processo di consultazione che deve essere seguito per la selezione dei siti. Come risultato, i diversi Stati Membri a seconda ed in conformità al loro sistema amministrativo hanno procedure amministrative che variano considerevolmente. In alcuni casi, l’identificazione dei siti è stata accompagnata da una dettagliata discussione sui metodi di gestione con i singoli proprietari e utilizzatori ma in altri casi c’è stata una piccola o addirittura nessuna consultazione con gli stakeholders. Questo ha scaturito quindi in alcuni Stati Membri, una considerevole controversia con i vari amministratori e con i rispettivi legali, causando un ritardo nella consegna delle proposte. La Commissione non è coinvolta in questa fase e non ha il potere di intervenire nelle diverse procedure degli Stati Membri. (Documento di lavoro della Commissione Natura2000 http://ec.europa.eu/environment/nature/info/pubs/docs/nat2000/2002_faq_en.pdf) Gestione dei siti Natura 2000
La creazione della Rete Natura 2000 è uno delle più importanti conquiste. Siccome il processo di designazione si è ormai concluso, attualmente l’attenzione è rivolta verso l’attività gestionale dei siti. Entro sei anni dopo la designazione dei Siti di Importanza Comunitaria, gli Stati Membri nomineranno questi siti Zone Speciali di Conservazione ( ZPSs) adottando misure di conservazione, che se necessario, coinvolge piani appropriati di gestione ed altre misure che corrispondono a requisiti ecologici di tipi di habitat naturali e di specie di interesse Comunitario. Le Zone a Protezione Speciale sono designate nella Direttiva Uccelli ed è necessario che siano gestite secondo le necessità ecologiche degli habitat degli uccelli. Secondo le direttive natura dell’Unione Europea gli obiettivi di conservazione devono essere visti tenendo in considerazione gli aspetti economici, sociali, culturali, regionali e requisiti ricreativi. E’ lo Stato Membro che deve stabilire i metodi e strumenti più appropriati per rendere effettive le direttive e per ottenere gli obiettivi di conservazione dei siti Natura 2000.
La Commissione Europea, in stretta collaborazione con gli Stati Membri e le parti interessate, hanno elaborato dei documenti guida con rifermenti alla gestione dei siti Natura 2000. Un ampia varietà di approcci ed una considerevole quantità di esperienze e attività, sono e diventeranno accessibili. Questa pagina internet dovrebbe contribuire ad accrescere lo scambio d’informazione, le esperienze e le migliori pratiche di gestione di Natura 2000. (http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/index_en.htm) Il Barometro di Natura 2000
Il Barometro Natura 2000 fornisce una visione d’insieme della Rete Natura 2000 dei siti sotto la Direttiva Uccelli e Habitat, in termini di informazione sull’area e del numero del sito.
Il Barometro viene aggiornato una volta all’anno, basandosi sulle più recenti informazioni fornite dagli Stati Membri. È inolre regolarmente pubblicato nella Newsletter di Natura 2000.
La statistica del Barometro è stato prodotto dall’Agenzia Europea dell’Ambiente di Copenhagen.
Il Barometro Natura 2000 corrente è basato su dati nazionali che sono stati ufficialmente trasmessi dagli Stati Membri fino a Dicembre 2013. Possono essere scaricati (MS Excel file con due fogli di lavoro): Barometro Natura 2000 (fogli excel: http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/barometer/index_en.htm) Come leggere il Barometro Natura 2000
Molti siti sono stati assegnati sia completamente che parzialmente in base alle due Direttive Natura. I dati aggregati della Rete Natura 2000 dei siti (ZPS + SIC) sono stati ottenuti da un’analisi GIS, usando bande fornite dagli stati Membri per ogni suo sito. Il calcolo usato per Natura 2000 elimina ogni possibile sovrapposizione tra i siti della Direttiva Uccelli e Direttiva Habitat.
La percentuale dei dati relativi alla superficie si riferisce solo all’area terrestre che è stata designata come sito Natura 2000 (o ZPS o SIC) e non include l’area marina. Alcuni Stati Membri hanno attribuito parti sostanziali delle loro acque marine.
Siti che hanno una componente terrestre che occupa più del 5% della sua area totale sono considerati come siti terrestri, invece siti che hanno una componente marina maggiore del 5% della loro area totale sono considerati siti marini. Siti costieri con un’area marina che copre più del 5% ma meno del 95% di tutta l’area sono considerati entrambi siti terrestri e marini.
Da notare che molti Stati Membri hanno proposto ampie aree in cui sono incluse anche “zone tampone” nei siti Natura 2000, mentre altri hanno prposto solo aree nucleo. In entrambi i casi, l'articolo 6 della direttiva Habitat si applica a nuove attività, anche se previste al di fuori di un sito Natura 2000, in cui tali attività possono compromettere l'integrità dei siti.
Natura 2000 in Ungheria, Italia
Hungary hosts 46 habitat types of Annex I (out of which 13 are forest habitats) and 142 species of Annex II (47 of them depend on forests) under the Habitats Directive.
In Italia le aree proponibili come SIC sono state individuate principalmente tra il 1996 e il 1997 attraverso il progetto BioItaly (cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE Natura 1994), stipulato tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio-Direzione per la Conservazione della Natura e le Regioni e Province autonome.
In Italia sono state designate 503 ZPS, estese complessivamente 2.487.325 ettari e individuati 2.256 pSIC/SIC, estesi 4.397.780 ettari pari. Escludendo le aree in cui ZPS e pSIC/SIC si sovrappongono, la superficie dei siti della rete Natura 2000 in Italia è di 4.987.367 ettari, pari a circa il 19% del territorio nazionale e circa il 4% quello marino. Il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio aveva già esortato le Regioni e le Province autonome ad adeguare il numero della superficie delle ZPS, e, pertanto nel prossimo futuro altre ZPS si aggiungeranno alla lista.
Infatti ad oggi sono stati individuati da parte delle Regioni italiane 2310 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), 272 dei quali sono stati designati quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e 610 Zone di Protezione Speciale (ZPS); di questi, 335 sono siti di tipo C, ovvero SIC/ZSC coincidenti con ZPS.
La Direttiva Habitat suddivide il trerritorio dell’Unione Europea nelle seguenti sette regioni biogeografiche: Alpina, Atlantica, Boreale, Continentale, Macaronesia (Azzorre, Isole Canarie, Madeira) Mediterranea, Pannonica. L’Italia ricade nelle regioni Alpina, Continentale e Mediterranea.
Tra gli altri paesi Europei l’Italia è il paese più ricco di biodiversità ossia quello con la più ampia varietà di forme di vita ed ecosistemi.
All'interno dei siti Natura 2000 in Italia sono protetti complessivamente: 131 habitat, 90 specie di flora e 112 specie di fauna (delle quali 22 mammiferi, 10 rettili, 16 anfibi, 26 pesci, 38 invertebrati) ai sensi della Direttiva Habitat; circa 380 specie di avifauna ai sensi della Direttiva Uccelli.
Nella regione dell’Emilia-Romagna vi sono 158 siti (71 SIC, 68 SIC-ZPS e 19 ZPS) che occupano circa 270.000 ettari, pari al 12% del territorio regionale. Tale Regione ricade interamente nella regione biogeografica Continentale.
Le Pratiche migliori
Siccome la selezione dei siti Natura 2000 è quai a compimento, l’attenzione si è notevolmente focalizzata sulla questione gestionale in accordo con le misure dell’Articolo 6 della Direttiva Habitat. Con oltre 20.000 siti della Rete Natura 2000, che coprono quasi un quinto del Territorio dell’EU, la prospettiva sembra scoraggiante.
Siccome la selezione dei siti Natura 2000 è quai a compimento, l’attenzione si è notevolmente focalizzata sulla questione gestionale in accordo con le misure dell’Articolo 6 della Direttiva Habitat. Con oltre 20.000 siti della Rete Natura 2000, che coprono quasi un quinto del Territorio dell’EU, la prospettiva sembra scoraggiante.Siccome la selezione dei siti Natura 2000 è quai a compimento, l’attenzione si è notevolmente focalizzata sulla questione gestionale in accordo con le misure dell’Articolo 6 della Direttiva Habitat. Con oltre 20.000 siti della Rete Natura 2000, che coprono quasi un quinto del Territorio dell’EU, la prospettiva sembra scoraggiante.Considerando che la maggior parte dei siti Natura 2000 sono proprietà private ed usate per conservare la natura, è quindi essenziale che i gruppi di stakeholders di riferimento siano coinvolti attivamente nel trovare soluzioni pratiche a lungo termine per la gestione dei loro siti.L’intenzione non è di fermare tutte insieme le attività economiche, ma piuttosto mettere dei parametri che possono essere attivi sempre mantenendo (o ripristinando) le specie rare e gli habitat presenti ad uno stato di conservzione favorevole. Infatti, molti siti di Natura 2000 sono preziosi per come precisamente sono stati gestiti fino adesso e sarebbe importante assicurare che questo tipo di attività ( p.es l’agricoltura estensiva) possa continuare in futuro. Pertanto, definire i requisiti di una specie e di un habitat è solo una parte dell’equazione - ugualmente importante è il processo di lavoro con gli stakeholders per trovare il modo di rendere effettive queste disposizioni al fine di ottenere risultati a lungo termine.
FORESTAZIONE –Buone pratiche di gestione per Natura 2000
La serie di azioni intraprese per le foreste sono pressochè diverse tanto quanto sono diversi gli habitat stessi. Molti coinvolgono un'unica azione di ripristino iniziale al fine di riportare la foresta al suo alto livello di conservazione naturale. La maggior parte sviluppa piani di gestione in stretta collaborazione con le parti interessate locali e le autorità forestali. Alcuni continuano a provare modi innovativi di riunire la conservazione con le attività economiche.. Altri invece si concentrano su questioni di gestione della fauna selvatica, ad esempio, creando habitat e corridoi adatti per specie boschive come orsi e galli cedroni.
Di seguito sono mostrati alcuni esempi particolari di successo:
1. Gestione del Gallo cedrone nella Foresta Nera in Germania
2. Coinvolgimento di proprietari terrieri privati in foreste di quercia Atlantica in Scozia.
3. Ripristino di Foreste decidue nel Parco Nazionale di Söderåsen in Svezia.
4. Conservazione di specie in via di estinzione negli Appennini, in Italia.
5. Gestione integrata di foreste naturali delle Ardenne Fiamminghe in Belgio
(fonte: http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/gp/forest_intro.html)
Link util
Visore di Rete Natura 2000: http://natura2000.eea.europa.eu/#
Gestione dei siti Natura 2000 (guida dei documenti):http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/management/guidance_en.htm
I benefici economici di Rete Natura 2000 (scheda informativa):http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/financing/docs/Economic Benefits Factsheet.pdf
Direttiva Uccelli: http://ec.europa.eu/environment/nature/legislation/birdsdirective/index_en.htm
Direttiva Habitat: http://ec.europa.eu/environment/nature/legislation/habitatsdirective/index_en.htm
Natura 2000 in Ungheria: http://www.natura.2000.hu/en
Sistema Geografico informatico di Natura 2000: ttp://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/db_gis/index_en.htm
European Topic Centre on Biological Diversity: http://bd.eionet.europa.eu/
Forume degli Habitat Europei: http://www.iucn.org/about/union/secretariat/offices/europe/work/?uNewsID=50
Costan and Marine Union: http://www.eucc.nl/en/index.htm
EUROFOREST PORTAL: http://forestportal.efi.int
World Wildlife Fund: http://www.worldwildlife.org/
European Landowners' Organisation:http://www.europeanlandowners.org/
Life Programme website: http://ec.europa.eu/environment/life/index.htm
Life Thematic Report on forests: http://ec.europa.eu/environment/life/publications/lifepublications/generalpublications/documents/forest_report.pdf
Regolamento
Natura 2000 è una Rete di importanti siti ecologici sostenuta dalla Direttiva Uccelli (2009/147/CEE) e dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE). In accordo con l’art. 4 della Direttiva Uccelli, gli Stati membri dell’EU hanno richiesto di assegnare Zone di Protezione Speciale (ZPS) per proteggere specie di uccelli elencati nell’ Allegato I della Direttiva e delle specie migratorie stesse.