Dal 6 all’8 ottobre, il progetto Life4OakForests è stato ospite nella splendida Foresta del Cansiglio, un altopiano delle Prealpi Carniche situato al confine tra le province di Belluno, Treviso e Pordenone, in occasione di un importante incontro promosso dal progetto LIFE SPAN.
LIFE SPAN ha come obiettivo principale lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni gestionali che, integrandosi con quelle già esistenti, possano garantire la conservazione della biodiversità forestale, con un’attenzione particolare alle specie saproxiliche. Attraverso un approccio innovativo alla pianificazione e alla gestione forestale, sempre attento alla sostenibilità economica degli interventi, il progetto mira a implementare e monitorare strategie efficaci per la tutela degli habitat e delle specie di interesse comunitario legati al legno morto.
L’evento è stato pensato per favorire il confronto e la collaborazione tra diversi progetti europei LIFE impegnati nella conservazione della biodiversità saproxilica, promuovendo la gestione sostenibile degli habitat prioritari a essa collegati.
All’evento hanno partecipato esperti e tecnici da Italia, Spagna, Romania e Lituania, tutti impegnati in iniziative che puntano a proteggere gli ecosistemi forestali attraverso una gestione forestale più sostenibile.
Un viaggio nella biodiversità saproxilica
Durante la prima giornata, i partecipanti hanno visitato le aree dimostrative del progetto LIFE SPAN nel Cansiglio in faggete ad alto fusto. Camminando lungo il sentiero degli Slipari, hanno potuto vedere da vicino interventi eseguiti da LifeSPAN per favorire la formazione di microhabitat e la gestione del legno morto, essenziale per molti insetti rari, per uccelli, insetti e piccoli mammiferi. Si è parlato anche di come tenere sotto controllo la presenza degli ungulati (come cervi e caprioli), utilizzando recinzioni elettriche o naturali per evitare che danneggino gli habitat.
La giornata è proseguita con la visita a un’area di senescenza forestale creata quasi dieci anni fa, del 2016 dal progetto ManFor C.BD.. dove oggi si possono osservare i risultati della crescita naturale del legno morto: un’occasione preziosa per discutere l’efficacia degli interventi nel lungo periodo.
Condivisione di esperienze dai progetti LIFE
Il secondo giorno è stato dedicato al confronto tra progetti:
• Il progetto LIFE4Oak Forests ha partecipato presentando le azioni ed i risultati del progetto ottenuti nel Parco regionale della Vena del gesso Romagnola riscontrando azioni simili a quelle di LIFE SPAN ma nelle prealpi Bellunesi in faggete mature.
• Il team lituano ha presentato LIFE Osmoderma e LIFE Osmo Baltic, progetti dedicati alla salvaguardia dell’Osmoderma eremita, un coleottero che vive nel legno vecchio. Tra le azioni, la creazione di corridoi ecologici, il rilascio di individui allevati in cattività e l’uso di trappole “smart” per monitorare la specie.
• Dalla Spagna, il progetto Steps for LIFE ha mostrato come un sentiero escursionistico, il Camino Lebaniego, possa diventare una vera e propria infrastruttura verde, migliorando la connessione tra habitat e la mobilità di specie come l’orso bruno e varie farfalle.
• Infine, dalla Romania, il progetto LIFE ROsalia si concentra sulla conservazione di insetti saproxilici come la rosalia alpina e il cervo volante. L’obiettivo è ambizioso: arrivare a un piano nazionale di conservazione di queste specie, grazie anche a studi su come si spostano nel territorio.
L’incontro in Cansiglio è stato un’occasione preziosa per condividere conoscenze, confrontare metodi e rafforzare la collaborazione tra chi, in tutta Europa, lavora per proteggere la biodiversità delle nostre foreste. Il tema fondamentale è stato la presenza di legno morto in foresta e la possibilità di creare microhabitat forestali per aumentare la biodiveristà dei boschi d’Europa. Un passo avanti verso una gestione più attenta e consapevole del nostro patrimonio naturale.







