La delegazione dei partner beneficiari ungheresi del Progetto Life4OakForests in visita al Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola

con Nessun commento

La biodiversità delle foreste di quercia è, purtroppo, in declino a causa del forte uso antropico. Gli interventi di conservazione naturale del progetto LIFE4OAK FOREST hanno lo scopo di ribaltare questo processo. Il fine è, infatti, quello di promuovere la rigenerazione delle foreste e di ripristinarne la diversità strutturale e la composizione delle specie autoctone e dei micro habitat. Il progetto é co-finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea e si svolge in Italia in alcune aree identificate all’interno del Parco regionale della Vena del Gesso romagnola e in Ungheria all’interno di tre Parchi nazionali: il Parco Nazionale dell’Altopiano del Balaton (BfNPD), il Parco Nazionale di Duna-Ipoly (DINPD) e il Parco Nazionale di Bükki (BNPD).
Dal 18 al 20 aprile, la delegazione ungherese è venuta in visita al Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola per una valutazione tecnica congiunta del progetto Life4Oak Forests. Erano presenti al meeting i rappresentanti dei 3 Parchi Ungheresi, del WWF Ungheria, del Centro di Ricerca di Ecologia Ungherese (ÖK) e della Società di Comunicazione ungherese ETTE. Durante le tre giornate di permanenza, gli ospiti hanno potuto visionare molte aree di intervento del progetto all’interno del Parco: dopo una prima giornata dedicata all’area di Progetto Life Carnè-Rontana, con la visita al Sentiero Natura e al nuovo capanno birdwatching, si è svolta il 19 aprile una escursione nell’area di Progetto Life Monte Mauro, per poi proseguire il terzo giorno con un sopralluogo nell’area di Progetto Life Riva di San Biagio per osservare gli interventi forestali di conservazione anche all’interno di una proprietà privata. Durante le tre giornate, ha avuto luogo un confronto continuo e proficuo tra l’Ente Parco e la delegazione ungherese in merito agli interventi forestali di conservazione. Si è trattato di un scambio di informazioni rivolto in modo particolare alle azioni C. Queste azioni si concentrano sul ripristino di boschi gestiti al fine di migliorare l’habitat di quercia, aumentare la biodiveristà e indirizzare il bosco verso un evoluzione di bosco naturale, valutare l’impatto del pascolo selvatico sulla foresta e sopprimere le specie aliene invasive, come l’ailanto.
Questo felice e proficuo incontro, ha consolidato i già buoni rapporti tra l’Ente di Gestione per i Parchi per la Biodiversità-Romagna e i partner beneficiari ungheresi, creando i presupposti per nuovi e validi scambi di conoscenza tecnica e scientifica.

Lascia una risposta